Il Territorio


L’Umbria, con il suo paesaggio di dolci colline, boschi impervi e picchi montani è, per certi aspetti una regione ancora selvaggia, tuttora legata alle tradizioni del suo antico mondo rurale. In questo territorio vario ed esteso vegetano molte specie di tartufi.
Le tartufaie possono trovarsi sulla costa di un monte, su una sella che scavalca due colli, persino sulle ripe di un fosso. Questi luoghi vanno protetti, preservati e curati con attenzione, calpestando il suolo in modo leggero affinché conservino e tramandino le proprie “doti” magiche alle generazioni future.
Nella parte sud-orientale dell’Umbria si trova la Valnerina, un’incantevole valle rigogliosa e verdeggiante, unica per gli scorci che offre e preziosa per i frutti della produzione agricola e artigianale che immette sul mercato.
La Valnerina, o “valle del fiume Nera”, regala uno spettacolo potente e suggestivo: il maggior affluente del Nera, il Velino, precipita in esso dall’altopiano delle Marmore, dando luogo alla meravigliosa Cascata. Questa zona è rinomata in tutto il mondo per l’eccellente qualità di tartufo Nero Pregiato, denominato anche Tartufo di Norcia o di Spoleto, dalle due città umbre che ne delimitano lo specifico territorio montano di produzione ove, ormai da secoli, ha luogo il cuore del suo commercio.
L’intera vallata, scavata per millenni dal corso delle acque del Nera, è una gola particolarmente adatta alla produzione del prezioso tubero. La rilevante presenza di calcare nelle montagne circostanti rende questi luoghi l’habitat ideale per la crescita del tartufo, specialmente quello Nero Pregiato che predilige terreni calcareo-brecciosi, permeabili ad un sottosuolo compatto tale da favorire lo sviluppo delle radici delle piante in superficie. La “deflagrazione” delle rocce ad opera degli agenti erosivi atmosferici permette al carbonato di calcio di creare un ambiente ottimale per la produzione del nobile tubero, grazie anche alla scarsa o nulla copertura arboreo-arbustiva del terreno.
Roverella, leccio, cerro, tiglio, nocciolo, carpino nero, cisto, sono piante simbionti del tartufo che crescono anche nei boschi della Valnerina e, insieme ai secolari pioppi costeggianti il fiume e le rocce modellate dall’acqua, rendono questa valle unica, dando luogo a suggestivi scorci paesaggistici.